L’ANTIMAFIA DEI COMUNISTI. Pio La Torre e la relazione di minoranza
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Nel 2013 ricorre il cinquantesimo anniversario della formazione della prima Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia.
Si è scelto di ripubblicare – in questa ricorrenza – la relazione conclusiva firmata dai componenti comunisti, e, per primo, da Pio La Torre.
Il testo ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di militanti che, da sinistra, hanno guardato al fenomeno mafioso e alle sue implicazioni politiche. La lettura della relazione comporta anche un coinvolgimento emotivo, se non altro per la drammatica fine che fecero due dei firmatari (Cesare Terranova e La Torre stesso). Negli ultimi decenni, d’altronde, una ricca stagione di studi storiografici, sociologici e antropologici ha costretto a riscrivere la storia della mafia.
Per questo motivo la fonte è introdotta dallo scritto di un protagonista di quegli anni – Emanuele Macaluso – e da quello di uno storico – Vittorio Coco.
Ne emerge un quadro mosso, in cui le diverse interpretazioni contribuiscono a ridestare l’interesse per un documento chiave nella storia dei comunisti siciliani, del loro farsi parte della classe dirigente nazionale e del ruolo che la lotta alla mafia ha avuto in questo complesso gioco di rimandi tra la sfera regionale e il sistema paese.
Clicca qui per vedere il video della presentazione del libro L’Antimafia dei comunisti. Pio La Torre e la relazione di minoranza, che si è tenuta alla Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio (Camera dei deputati, 20 Febbraio 2014). Sono intervenuti: Rosy Bindi, Presidente Commissione Parlamentare Antimafia, Sergio Boccadutri, deputato, Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, Vito Lo Monaco, Presidente Centro Studi Pio La Torre, Giuseppe Pignatore, procuratore, Elio Sanfilippo, Vicepresidente Legacoop. Erano presenti, Emanuele Macaluso, Vittorio Coco e l’editore Dario Carnevale.