La creazione necessaria. Arte tra espressione e reclusione, a cura di Giulia Ingarao
€12.00
In quali condizioni e in quali contesti l’arte diventa una necessità? che
senso ha oggi definire lo statuto di un’arte necessaria? concentrando l’attenzione
sull’esperienza della reclusione nelle sue varie declinazioni (il carcere,
l’ospedale psichiatrico, l’istituto penale minorile…) i saggi raccolti nel presente
volume tentano di dare una risposta a queste domande.
Penitenziari e manicomi conservano i segni dei tentativi di resistenza dei
reclusi graffiti sulle pareti delle celle. Si tratta di tracce che assumono il valore
di testimonianze che, a partire dai tribunali dell’inquisizione, raccontano le
storie dei prigionieri restituendo l’immagine vivida della società che li ha reclusi
e, non di rado, eliminati. Dalla riscoperta di queste tracce e dalla loro valorizzazione
il volume inizia il suo percorso di approfondimento sull’arte reclusa
come strategia di sopravvivenza. Ma la riflessione presente nel volume non si
limita allo spazio angusto delle celle; muovendo dal presupposto che le dinamiche
di esclusione e le pratiche di resistenza attraversino tutto lo spazio sociale,
indaga anche movimenti come il writing per comprendere, tra l’altro, cosa
siano diventate oggi le città nelle quali abitiamo.
il libro articola dunque vari livelli di riflessione affiancando alla domanda
sulla natura dell’arte in carcere le questioni relative allo statuto attuale dell’arte
e alle prigioni concettuali che ne definiscono i limiti e ne identificano gli attori,
compresi quegli esclusi che, una volta etichettati come outsider, il sistema dell’arte
include escludendoli.
A cura di Giulia ingrao, con saggi di: Gabriele raimondi, Serena Giordano, Alessandro
Dal lago, Alessandro Mininno, nicola Valentino, Simone lucido, claudio
collovà.