Maria Sofia Messana, IL SANTO UFFICIO DELL’INQUISIZIONE – SICILIA 1500-1782
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L’Inquisizione spagnola, attiva in Sicilia dal 1500 circa al 1782, fu un tribunale di fede preposto al controllo e alla repressione dell’eresia in tutte le sue forme, dalle idee e gli atti contrari ai testi sacri e ai precetti imposti dalla Chiesa, alle pratiche quotidiane o professionali, esercitate in pubblico, in privato o all’interno della famiglia, come la medicina naturale e popolare, la magia la divinazione, la fattucchieria e la stregoneria.
Ebrei, luterani, rinnegati, moriscos, streghe, negromanti, eretici, guaritrici, bigami e bestemmiatori, reclusi nelle sue carceri, hanno lasciato tracce consistenti della loro presenza. Di loro, l’Autrice ha ricostruito identità e vicende giudiziarie, attraverso Relaciones, atti notarili, Editti di fede, libri delle carceri, cui ha dedicato la sua vita scientifica. Il restauro delle pareti delle carceri ha fatto emergere centinai di graffiti: nomi, date, disegni, preghiere, imprecazioni, voti, figure di santi, episodi della storia sacra, versi paesaggi, carte geografiche. L’incrocio di fonti diverse, in un ampio ventaglio di casi, ha meglio messo a fuoco le convinzioni religiose, le norme giuridiche, le logiche politiche, gli interessi economici degli inquisiti e dei loro giudici,, l’intreccio tra demonologia, diritto e teologia, i rapporti tra il centro e la periferia dell’impero, il ruolo della Sicilia al centro del Mediterraneo.
Maria Sofia Messana (1940-2011), storica, ha insegnato Storia moderna presso la facoltà di Scienze politiche all’Università di Palermo. Tra i suoi saggi: Bronte 1860, Roma-Caltanisetta; Gioacchino Ventura e il problema istituzionale in Sicilia nel 1848, Firenze 1990; La formazione politica di Nino Bixio, Palermo 1992; Inquisitori, negromanti e streghe nella Sicilia moderna (1500-1782), Palermo 2007. Per il Dizionario dell’Inquisizione a cura di Adriano Prosperi, Pisa 2011, ha scritto le voci Autodafé, Carceri, Sambenito, Fra’ Diego La Matina.