Gabriello Montemagno, DA CIANCIMINO A ORLANDO. Ascesa e caduta della “primavera” di Palermo
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La “primavera” di Palermo: come, perché, gli amici, i nemici, la fine. Cronaca di un’anomalia politica diventata esperienza popolare. Un imbroglio, un’illusione o una speranza? Di certo, una breve stagione di grande partecipazione e feroci contrapposizioni. Lo scontro con la “ditta” Craxi-Andreotti-Forlani (CAF), che non sopportava quella giunta in contrasto con le formule nazionali, si intrecciò con una scia di delitti eccellenti e aspri conflitti tra gruppi affaristici.
Sullo sfondo, una Palermo capace di suscitare l’interesse della cronaca nazionale ed estera, la sanguinosa offensiva della mafia, i coraggiosi tentativi di riscatto portati avanti, tra l’altro, da molti protagonisti della “primavera”.
Gabriello Montemagno è nato a Caltagirone nel 1938. Giornalista, per venticinque anni redattore de L’Ora. Ha collaborato per circa vent’anni con i programmi regionali della Rai. Collabora con la Repubblica di Palermo. Si è a lungo impegnato nel teatro di prosa come autore, attore e regista. Ha pubblicato tra l’altro: Scena in rivolta – Storia del teatro politico in Sicilia (Flaccovio 1980), Il sogno spezzato di Rita Atria (ediz. della Battaglia 1992); Luigi Natoli e i Beati Paoli (Flaccovio 2002), Il babbìo. Storia della stampa satirica a Palermo (Sellerio 2013).