Salvatore Rizzuti, Le mille forme dell’anima / a cura di Vito Ferrantelli
€22.00
«Scultore controcorrente. In una stagione di contemporaneismo, determinato dal rifiuto della figura, di cui si negano valenza formale e incidenza psicologica, Salvatore Rizzuti fonda la sua concezione sui maestri dell’antichità e della modernità, vivendone lo spirito. Non è convincimento polemico, bensì urgenza di comprensione della natura umana, della sua complessità, significate da mito e storia. Lungi dalla speculazione votata al geometrico, all’astratto e all’informale, fin dai primi lavori preferisce esperire la realtà fenomenologica affrontando la struttura anatomica – corpi di dèi e di donne – ideata ad Atene e Roma, nel Rinascimento e nella Modernità, plasmando la creta e sbozzando il marmo. Dalla statuaria impara architettura, slancio, torsione, ne comprende rigore e ritmo tentando, sempre più nel corso degli anni, di impossessarsi dello spiraculum vitae da infondere alla materia inerte al fine di trasformarla in carne pulsante di pensieri e passioni». Dal testo critico di Giovanni Bonanno, Classicità moderna di Rizzuti.
Salvatore Rizzuti è nato a Caltabellotta nel 1949. Docente di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Palermo dal 1980 fino al 2015, si è dedicato alla creazione delle sue opere, esponendole in diverse mostre personali. Durante la sua lunga carriera artistica ha realizzato vari monumenti e importanti opere di restauro, fra cui quella del Teatro Massimo di Palermo. Il Museo Civico di Caltabellotta dal 2014 ospita un’esposizione permanente di trentatré opere donate al Comune da Salvatore Rizzuti. A partire dal 2015 lo scultore ha aperto al pubblico anche il proprio studio, Téchne, che è diventato in breve tempo un luogo di incontro e di scambio con persone di Caltabellotta e di tutto il mondo. Ha pubblicato il Manuale di tecniche della Scultura (Istituto Poligrafico Europeo).