la Repubblica Palermo, 7 maggio 2017
di Amelia Crisantino
In Sicilia il dopoguerra è lungo, sanguinoso, attraversato da trame confuse tese a condizionare gli equilibri futuri. L’appena nata democrazia è sempre preoccupata di controllare il voto popolare, mentre l’adesione dell’Italia al Patto Atlantico accentua il contrasto con le opposizioni.
Su questo sfondo si sviluppano le storie locali, ognuna col suo carattere. Quella di Piana degli Albanesi è stata studiata da Francesco Petrotta con attenta perseveranza, divenendo la storia esemplare di come in Sicilia le dinamiche operanti a livello locale, nazionale e internazionale si sovrappongano.
Piana ha una tradizione “rossa”. Quattro quinti dell’elettorato vota a sinistra ed è stata la lotta per la terra a forgiare l’identità collettiva. E nel dopoguerra la memoria delle lotte risalenti al socialista Nicola Barbato ridiventa visibile: all’indomani dello sbarco Alleato i militanti aprono una sede, tornano a esporre le bandiere socialiste nascoste nei lunghi anni del regime. I contadini di Piana fanno di nuovo paura. Perché sono organizzati e sempre si richiamano alla legge, reclamano i loro diritti. Il 1° maggio 1947 è da Piana che arrivano molti contadini diretti a Portella della Ginestra per la festa del lavoro. Quelli di Piana non si lasciano fermare, nemmeno dopo la strage.
Il 18 gennaio 1951 il paese partecipa compatto alla marcia per la pace organizzata a livello nazionale dai partiti di sinistra, una protesta contro la visita del generale Eisenhower che prelude al riarmo dei Paesi del Patto Atlantico. Ogni dissenso era stato vietato dalle disposizioni del ministro degli Interni Mario Scelba. Il corteo che sfila per il corso principale viene fronteggiato dalla forza pubblica, i carabinieri provano a disperdere la folla con i lacrimogeni. I dimostranti non si ritirano, rilanciano i candelotti sui carabinieri che sparano colpi di mitra e moschetto. Damiano Lo Greco, contadino di 39 anni aderente alla Cgil, è colpito da un proiettile. Muore nel pomeriggio.
La vicenda è ricostruita con la consueta accuratezza da Francesco Petrotta in Quando Scelba imperava. Inchiesta sull’uccisione di Damiano Lo Greco (Istituto Poligrafico Europeo, 208 pagine, 12 euro): la sera del 18 gennaio Piana è posta in stato d’assedio, vengono arrestati ventisei manifestanti fra cui dieci donne, il funerale di Lo Greco è impedito per motivi di ordine pubblico. Sarà celebrato nel marzo 2015, una piccola bara avvolta nella bandiera della pace.